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Noli, Antica Repubblica Marinara
Noli è uno dei centri medievali di maggior interesse storico e artistico della Liguria e ciò non solo perché ha mantenuto pressoché intatta l'antica struttura dell'impianto urbano all'interno delle mura di cinta, ma anche per l'importanza storica ed economica che ha ricoperto durante tutto il Medioevo nel Ponente Ligure. Nonostante la mancanza di conferma dai documenti antichi, i ritrovamenti archeologici effettuati in tempi recenti ci danno la testimonianza di un primo insediamento urbano nell'ultimo periodo dell'Impero Romano. Si sa che per tutto il periodo altomedievale Noli ha fatto parte, con Varigotti, di un comitatus autonomo e che, in seguito allo smembramento dell'Impero carolingio, viene inserita nella Marca Aleramica sotto il dominio dei Marchesi di Savona - Del Carretto. L'abilità dei suoi mercanti e dei suoi naviganti, che le permette di organizzare molto presto una propria flotta autonoma e efficiente, la pone al livello delle marinerie più antiche come Genova, Savona, Albenga.
Il progressivo sviluppo e la sempre maggiore potenza economica consentono a Noli di partecipare, a pieno titolo, alla Prima Crociata nel 1099 traendone notevoli ricchezze e privilegi, come dimostrano i trattati (conservati negli archivi storici di Genova) stipulati con Tancredi e Boemondo, principi di Antiochia, e con Baldovino re di Gerusalemme. Grazie a questa prosperità economica Noli riesce, nel corso del XII secolo, ad affrancarsi dai Marchesi del Carretto, acquistandone, gradatamente, gli antichi diritti marchionali fino a quando, con atto rogato nella chiesa di San Paragorio, Enrico II del Carretto li cede definitivamente al Comune.
La tradizione vuole che questo evento cosi importante sia avvenuto il 7 agosto 1192. La piena emancipazione della città viene confermata da Enrico VI di Svevia che, con diploma del 1196, convalida i diritti ed i privilegi acquistati dai Nolesi. Ciò porta Noli a divenire, subito dopo Genova e Savona, Comune libero ed indipendente retto da propri consoli eletti tra tutti i "capi di famiglia".
Nata la Repubblica marinara di Noli, è necessario dare una forma organica agli ordinamenti del libero Comune formulando degli Statuti: questi sono ancora oggi tra gli ordinamenti comunali più antichi della Liguria.
Stretta, però, tra il più potente Comune di Savona ed il Marchesato di Finale - ghibellini e da sempre suoi nemici - Noli, guelfa, ha molte difficoltà ad espandere i propri traffici marittimi. Il libero Comune sceglie di allearsi con la più importante Repubblica di Genova. Le pergamene conservate nell'Archivio storico del Comune di Noli comprovano, insieme alle altre vicende storiche della Repubblica, anche i trattati di alleanza stipulati con Genova dai quali emerge chiaramente che Noli, già dal 1202, fu sempre alleata paritaria e mai succube della Repubblica genovese. Nel 1239 Papa Gregorio IX come riconoscimento per l'aiuto prestato nella guerra contro Federico II a fianco della Lega, eleva Noli a sede vescovile indipendente staccandola da Savona, tale resterà fino al 1820. Nell'epoca del suo massimo splendore la Repubblica di Noli ha un ampio territorio che comprende parti nei vicini territori di Orco, Mallare, Segno e Vado. La potenza e la grandezza di Noli dureranno sino alla fine del XIV secolo; a partire dal XV secolo la sua posizione geografica di naturale rifugio navale non è più adeguata ai traffici di maggior cabotaggio e ciò la condanna a un isolamento senza possibilità di espansione. I Nolesi si trasformano così da audaci marinai in pacifici pescatori. Le continue guerre contro le città nemiche di Finale e Savona, le successive invasioni e scorrerie, le precarie situazioni sociali interne, collegate anche alle carestie e alle pestilenze, contribuiscono alla decadenza di Noli. Il suo declino prosegue sino a che, insieme alla Repubblica di Genova, della quale aveva sempre seguito le sorti come alleata e protetta, passerà, nel 1797, sotto la dominazione francese perdendo la propria indipendenza, dopo settecento anni di sostanziale libertà. La nuova Costituzione della Repubblica Ligure viene approvata dopo "tre giorni di pubbliche preghiere per implorare il divino aiuto" e con canti e balli che si svolgono intorno all'Albero della Libertà innalzato sulla Piazza Civica.